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sabato 28 aprile 2018

Uxmal e Campeche

Partiti presto da Mérida, la nostra prima destinazione è stata una hacienda in un villaggio locale. In questa antica tenuta si producevano fibre da una pianta grassa, utile per fare corde o reti. 

All’interno della tenuta è ancora visibile tutta una serie di macchinari per la produzione di queste fibre. In alcuni casi (ma non in questa hacienda) queste macchine sono ancora funzionanti, ma ovviamente solo a scopo turistico.

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Dopo avere lasciato l’hacienda siamo passati per un piccolo paesino a vedere la chiesa e il mercato locale.


Poi siamo andati al complesso archeologico di Uxmal. A differenza di Chichén-Itzá non ci sono venditori di souvenir e anche i turisti sono in numero inferiore a causa della maggior distanza dai villaggi turistici della riviera. Questo significa che è anche più piacevole da visitare. 

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Uxmal è un sito abbastanza grande e c’è un gran numero di rovine. In molti punti si può vedere bene il falso arco Maya, la loro soluzione costruttiva per le volte (non conoscevano l’arco come le popolazioni europee). 
 
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Notevole la grande piramide sulla quale è possibile salire per ammirare il complesso da una altezza elevata. Un po’ difficoltosa la discesa a causa dei gradini non proprio larghi, ma in compenso abbastanza alti. La scalinata è molto ripida!


Altro edificio notevole è il palazzo del governatore, veramente imponente.


Terminata la visita a Uxmal ci siamo diretti verso Campeche. Questa cittadina è molto bella, con le sue viuzze e i tanti colori delle facciate degli edifici. Alla sera tanta vita (solo il fine settimana), musica e locali che mettono i tavolini in mezzo alle stradine pedonali. 
Bello lo spettacolo di proiezione sulla facciata della biblioteca e che ripetono tutte le settimane. 

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Domani avremo il tratto di strada più lungo che ci porterà fino a Villahermosa. 

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